Soprattutto chi vive in città e nelle zone più trafficate non fatica a rendersene conto: quella tosse tanto leggera quanto fastidiosa, quel vago senso di malessere e fatica che spesso ci accompagna, insieme a quel leggero mal di testa che non ci abbandona mai, sono l’effetto spiacevole dei veleni che ci raggiungono ogni giorno semplicemente respirando. Ormai ci siamo abituati agli allarmi antismog e termini come “polveri sottili”, “anidride solforosa”, “ossidi” e “biossidi” vari, ci sono nostro malgrado diventati famigliari, ma non per questo è il caso di trascurare i danni che la cattiva qualità dell’aria produce sul nostro organismo, e la loro prevenzione comincia a tavola…
I maggiori danni dell’inquinamento sono causati dai “radicali liberi”, particelle estremamente reattive che bombardano e ossidano i tessuti dell’organismo, danneggiandolo e indebolendolo. Da questo punto di vista lo smog si rivela doppiamente dannoso perché da un lato introduce direttamente una grande quantità di radicali liberi nel nostro corpo, dall’altro ne facilita la produzione da parte dell’organismo stesso. Molti alimenti, soprattutto tra la frutta e la verdura fresche, contengono sostanze fitochimiche ad azione antiossidante e la loro presenza abbondante nella dieta di ogni giorno è un aiuto fondamentale per prevenire il danno ossidativo prodotto dai radicali liberi. Detto questo, anche le proteine svolgono un ruolo essenziale…
Tutti i tessuti del nostro corpo sono soggetti a un ricambio continuo più o meno veloce: le cellule danneggiate vengono riparate o sostituite con altre nuove. Per questo lavoro di riparazione e rinnovamento cellulare occorre però introdurre con il cibo un’adeguata quota di proteine, non a caso definite “i mattoni dell’organismo”. In particolare è importante assumere proteine pregiate in grado di fornire tutte le sostanze – tecnicamente gli aminoacidi – necessari all’organismo per costruire i nuovi tessuti. Sotto questo profilo, le proteine migliori sono quelle di origine animale: salumi, carne, formaggi, pesce e uova sono ottime fonti proteiche da alternare nella dieta, senza dimenticare l’opportunità di consumare anche le proteine vegetali provenienti dai legumi, dai cereali, dalla quinoa e dalla frutta a guscio, in particolare dai pistacchi.
“Scavengers” cioè “spazzini”. Anche il nostro organismo ha bisogno di essere ripulito da tutta l’”immondizia” che assumiamo, anche con lo smog, e a provvedere a questo importante lavoro sono soprattutto le vitamine A, C ed E: proprio come degli spazzini, queste vitamine vanno in cerca dei radicali liberi tra i tessuti, quindi li neutralizzano esercitando una preziosa azione di pulizia e di protezione. Per un pieno di vitamine A e C la regola di consumare 5 porzioni al giorno di vegetali freschi è più che mai valida, mentre per migliorare l’apporto di vitamina E è utile ricorrere alla frutta a guscio. Tra le verdure meritano poi un’attenzione speciale aglio e cipolla che, oltre a fornire fattori vitaminici, contengono dei particolari principi solforati che agiscono come antibiotici naturali proteggendo le mucose polmonari dalle infezioni più comuni.
Tra la frutta, invece, non devono mancare le mele, che tra le loro tante virtù hanno anche quella di proteggere i polmoni e migliorarne l’efficienza. Il merito è probabilmente della quercetina, che potenzia la capacità respiratoria e aumenta la resistenza agli agenti irritanti.
A completare la dieta antismog, merita infine un posto in tavola quello che Ancel Keys, il nutrizionista padre della dieta mediterranea, chiamava “fattore di longevità”: l’olio extravergine d’oliva. Ricco com’è di fattori antiossidanti, chiamati polifenoli, vanta forti capacità protettive anche nei confronti dello smog, con l’unica attenzione di consumarlo a crudo per sfruttare in pieno tutte le sue potenzialità.
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